Un dibattito scolastico è un confronto regolamentato e strutturato tra due squadre di studenti, che assumono posizioni opposte (a favore e contro) su un tema proposto. Ogni squadra presenta argomentazioni, esempi e confutazioni nel rispetto di tempi e turni.
Obiettivi educativi del dibattito
- Sviluppare competenze orali e capacità argomentative
- Promuovere il pensiero critico e analitico
- Allenare l’ascolto attivo e il rispetto delle idee diverse
- Favorire l’autonomia di pensiero e la capacità di ricerca
- Rafforzare la cooperazione tra pari
Cosa imparano gli studenti attraverso il dibattito?
- A costruire un discorso logico e coerente
- A documentarsi con fonti attendibili
- A distinguere i fatti dalle opinioni
- A gestire le emozioni durante un confronto
- A parlare in pubblico con sicurezza
Come organizzare un dibattito didattico
1. Scelta del tema
Il tema deve essere controverso ma adatto all’età e alle competenze degli studenti.
Esempi:
- “I social network fanno più bene che male?”
- “La scuola dovrebbe abolire i compiti?”
- “La carne andrebbe vietata per motivi ambientali?”
2. Formazione dei gruppi
Due squadre: pro e contro. Si può scegliere il ruolo o sorteggiarlo (anche contro il proprio pensiero personale, per sviluppare empatia intellettuale).
3. Preparazione
Ogni squadra raccoglie informazioni, costruisce gli argomenti, prepara esempi, dati, anticipa le obiezioni e studia le controargomentazioni.
4. Struttura del dibattito
Un dibattito può seguire uno schema semplice, ad esempio:
- Introduzione del moderatore
- Primo intervento squadra PRO
- Primo intervento squadra CONTRO
- Replica PRO
- Replica CONTRO
- Interventi liberi o a domanda
- Conclusione (sintesi finale da entrambe le parti)
5. Ruoli nel dibattito
- Moderatore (docente o studente)
- Relatori delle due squadre
- Pubblico (che può fare domande o votare alla fine)
- Giuria (opzionale)
Valutazione del dibattito
Il dibattito può essere valutato con una rubrica che tenga conto di:
- Chiarezza espositiva
- Qualità degli argomenti
- Uso di fonti
- Capacità di confutare
- Lavoro di squadra
- Rispetto dei tempi e del turno di parola
Dove si applica il dibattito?
- Educazione civica: temi di attualità, diritti umani, ambiente
- Italiano: sviluppare capacità retoriche e persuasive
- Storia e filosofia: confrontare ideologie, interpretazioni, eventi
- Lingue straniere: dibattiti in L2 per migliorare la produzione orale
Vantaggi per gli studenti
✔ Potenzia la fiducia in sé stessi
✔ Abitua a gestire opinioni contrastanti senza litigare
✔ Allena a parlare in pubblico e ad argomentare con metodo
✔ Favorisce una cittadinanza attiva e consapevole
Il dibattito non è solo un esercizio di retorica, ma un laboratorio di democrazia e pensiero critico. Usato in classe, trasforma gli studenti in cittadini attivi, capaci di ascoltare, analizzare e prendere posizione con intelligenza e rispetto.
Per approfondire l’argomento si consigliano alcuni testi come Laboratorio debate alla scuola primaria. Allenare la comunicazione e le abilità di discussione attraverso il dibattito di Giulia Monaldi e Educare a pensare. Teoria e pratica della disputa regolamentata di Marco Ferrari e Massimo Nardi (disponibili su Amazon e nelle principali librerie).
Il primo libro Laboratorio debate alla scuola primaria. Allenare la comunicazione e le abilità di discussione attraverso il dibattito – Giulia Monaldi è un manuale pratico pensato per docenti della scuola primaria che desiderano introdurre il metodo del Debate, cioè un confronto strutturato e regolamentato su temi curricolari o extracurricolari. Il libro offre strumenti concreti: spiegazioni del Debate base, ruoli per gli alunni, modalità di conduzione per l’insegnante, esercizi (“palestra di comunicazione”) e materiali fotocopiabili per mettere subito in pratica le attività.
- stimolare il pensiero critico,
- potenziare le abilità linguistiche, di argomentazione e di comunicazione orale,
Il Debate è valorizzato come strumento per promuovere la cittadinanza attiva e le competenze inclusive metacognitive
“Giulia Monaldi è una docente impegnata nella diffusione del Debate nella scuola primaria e collabora con realtà come l’Associazione “Palestra di Botta e Risposta” e Debate Italia.”
Il secondo libro Educare a pensare. Teoria e pratica della disputa regolamentata – a cura di Marco Ferrari e Massimo Nardi è stato pubblicato nel 2025 e si fonda sul concetto di disputa regolamentata come metodo didattico: un modello educativo che mira a sviluppare competenze trasversali (trasversale alle discipline), di pensiero critico e collaborazione.
Il nucleo centrale del libro è il protocollo “Age Contra”, un approccio disciplinato per confrontarsi su temi, volto ad allenare:
l’analisi e la sintesi di problemi complessi,
la costruzione di strategie argomentative,
il lavoro di gruppo, la progettazione, la comunicazione, l’autonomia e la responsabilità.
I curatori coinvolgono vari contributi (docenti, esperti di comunicazione, filosofi), esplorando aspetti teorici e pratici come:
lo sviluppo del pensiero critico,
l’importanza del dialogo rispettoso, dell’ascolto attivo, dell’onestà intellettuale e dell’empatia – concetti fondamentali per quella che viene definita “disputa felice”.
Non è un semplice manuale di tecniche: integra riflessione pedagogica, teoria dell’argomentazione e strumenti concreti per impostare una didattica dialogica e critica, anche rispetto al contesto digitale e sociale attuale.
In sintesi:
Monaldi propone un approccio fortemente operativo e didattico, ideale per insegnanti della scuola primaria che vogliono apprendere e applicare rapidamente la metodologia del Debate.
Ferrari & Nardi offrono un quadro più teorico, filosofico e metodologicamente denso, adatto all’impianto educativo generale, applicabile più diffusamente e non limitato alla pedagogia primaria.



