Confronto quantitativo tra le reti neuronali e le reti cosmiche
Recentemente è stato osservato che esiste una inaspettata somiglianza tra il mondo delle reti neuronali del cervello umano e le reti cosmiche delle galassie.
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Recentemente è stato osservato che esiste una inaspettata somiglianza tra il mondo delle reti neuronali del cervello umano e le reti cosmiche delle galassie.
Continua a leggereSi terrà giovedì 15 Ottobre alle 11.00 il webinar “Controller, attrezzi e sensori: come la robotica diventa smart”, organizzato in modo congiunto da Yaskawa, OnRobot e SICK
Continua a leggereDiversi ricercatori hanno realizzato un dispositivo quantistico fotonico a base di silicio capace di generare, processare e trasferire multi-qubit.
Continua a leggerePer quasi due decenni i ricercatori hanno lavorato nel campo della plasmonica cercando di realizzare dispositivi ottici che trovino applicazione nel campo della tecnologia dell’informazione, nell’ ottica non lineare, nei sensori, nei nanotweezer ottici e nelle applicazioni biomediche.
Continua a leggereIn un recente articolo pubblicato da Trevor N. Nash e coautori sulla rivista Nature si dimostra come l’esposizione alla luce blu delle lampade al LED possa causare un disturbo del normale ciclo del sonno accelerando l’invecchiamento e la neuro-degenerazione cellulare.
Continua a leggereIl termine 5G fa riferimento alla nascente quinta generazione delle reti wireless. E’ atteso un forte aumento nella trasmissione dei dati e nell’ incremento del volume dei dati trasmessi.
Il 5G avvierà alla nascita di nuove tecnologie che modificheranno l’uso di operazioni sia nel settore pubblico che privato. Dall’uso dei veicoli, realizzazioni di smart cities e realtà virtuali.
Negli ultimi anni diversi finanziamenti sono stati assegnati nel campo della ricerca robotica, come si può apprendere dalle notizie di Cordis. L’uso dei robot nel campo della medicina si prevede che porterà ad un enorme sviluppo specialmente nel campo della chirurgia. Questo significa che invece di operare il paziente mediante la mano umana dei dottori, si possano realizzare delle operazioni meno invasive grazie ad operazioni miniaturizzate.
Continua a leggereIl Grafene continua a stupire grazie alle sue eccezionali proprietà elettriche a basso rumore che lo rende particolarmente indicato in applicazioni sensoristiche dove una varizione di corrente è associata ad una variazione di concentrazione delle molecole di gas. Questo è stato dimostrato recentemente da M. I. Katsnelson & K. S. Novoselov e pubblicato sulla rivista Nature Materials.
Continua a leggereUna nuova ricerca condotta da ingegneri dell’Università dell’Illinois e condotta dal prof. van del Zande combina la sperimentazione su scala atomica con la modellizzazione computerizzata per determinare quanta energia è necessaria per piegare il grafene multistrato, una domanda che si sono posti gli scienziati da quando il grafene è stato isolato per la prima volta. I risultati sono riportati sulla rivista Nature Materials.
Continua a leggereGià nel 1947 si era a conoscenza delle potenzialità del grafene. Materiale noto solo teoricamente. Ma perchè questo materiale ha suscitato tanto interesse?
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